La “Piazza” che è rimasta e quella che non c’è più | ©2022
A Cavallo del 1980 (il primo sopralluogo documentato risale al 19/10/1979 mentre l’ultimo è del 21/05/1983) il geografo triestino Alessandro Cucagna si interessò al territorio del comune di Terragnolo e dedicò alla sua valle alcune ricerche completate dal racconto di ciò che incontrava durante i suoi sopralluoghi solitari.
Il geografo descrive un territorio agrario già oggetto di abbandono e servizi ridotti all’essenziale con quelli pubblici a farla da padrone: segnala, in particolare, per la contrada di Piazza (capoluogo del comune e a pochi km dalla più importante città di Rovereto) il municipio, la chiesa dei Santi Pietro e Paolo con il suo cimitero, la caserma dei carabinieri, le scuole elementare e materna, l’ambulatorio medico, la fermata dell’autobus, un piccolo campo giuochi, un piccolo giardino pubblico, un piccolo parcheggio e una fontana pubblica con lavatoio.
Passa poi ad elencare i servizi privati ricordando la presenza di una piccola banca (la Cassa Rurale di Terragnolo, un negozio-bazar “Despar”, un altro negozio tipo bazar, una macelleria, tre bar, un calzolaio e una parrucchiera per signora.
Durante un lavoro di ricerca più ampio dedicato a tutta la valle di Terragnolo, che ho avviato nel 2019 e che terminerò con il 21 maggio prossimo, ho potuto osservare i cambiamenti registrati negli ultimi quarant’anni rilevando che:
- l’abbandono del territorio, già denunciato negli scritti di Cucagna, è proseguito in maniera esponenziale e l’avanzata del bosco è stata determinante nel cambiare il panorama della valle;
- il recupero di molti edifici volti a nuove residenze considerato anche che le 33 frazioni del comune di Terragnolo sono ben collegate con il fondovalle lagarino;
- il permanere di quasi tutti i servizi pubblici (ad eccezione della stazione dei carabinieri) e il contemporaneo venir meno di quasi tutti gli esercizi pubblici ad iniziativa privata.[/b]
Relativamente a quest’ultimo aspetto segnalo che dei (pochi) servizi ad iniziativa privata presenti quarant’anni anni fa è rimasto lo sportello bancario (oggi la Cassa Rurale di Terragnolo non esiste più essendo entrata a far parte della cassa Rurale della Vallagarina) e la famiglia cooperativa (che ha sostituito il negozio “Despar”) mentre l’ultimo bar presente chiuderà definitivamente con il 31 dicembre di quest’anno.
Proprio il venir meno di questi luoghi, nei quali ho avuto modo di incontrare persone di tutta la valle, ha ispirato il titolo di questo primo capitolo dedicato alla contrada di Piazza di Terragnolo, ultimato il 23 settembre 2022 a 40 anni esatti dal resoconto effettuato da Alessandro Cucagna.