VAL DI RABBI | Identità, luoghi e natura | ©2020
© 2020
VAL DI RABBI | Identità, luoghi e natura
immagini di Guido BENEDETTI | Luca CHISTÈ | Mattia DORI
testi di Alessandro Franceschini
Proseguendo nella propria tradizione iconografica, volta a creare una collana di immagini su alcuni dei più intriganti territori turistici del Trentino, la Borsa Internazionale del Turismo Montano, avvalendosi del contributo dei tre fotografi trentini già impegnati lo scorso anno nel lavoro d’investigazione fotografica sul Monte Bondone e, negli anni precedenti, con le ricerche condotte sulla Valle del Vanoi e Marilleva con Luca Chistè, volge ora il proprio sguardo ad una valle le cui peculiarità ambientali, naturalistiche e paesaggistiche, sono uniche.
La Val di Rabbi, laterale alla Valle di Sole, con disposizione Nord-Sud e interamente percorsa dal torrente Rabbies, presenta una classica conformazione a V, con ripidi fianchi boscosi e rocciosi, prateria sul fondovalle, interessata nel tempo da varie conoidi alluvionali e canaloni di valanga, testimonianze dell’impatto che la natura esercita sul territorio.
Scelta dalla BITM quale luogo ideale per intercettare quel bisogno di sostenibilità, quiete e intimistico isolamento (qui inteso in un’accezione positiva del termine) derivante dall’epoca post Covid19, la Val di Rabbi, con la sua particolare configurazione morfologica, rappresenta un importante punto di riferimento per ripensare ad una nuova progettualità turistica, pienamente coerente con le emergenti istanze storico/sociali.
È su questi fondanti tratti identitari della Val di Rabbi, che ai tre fotografi è stato chiesto di indagare il territorio, attraverso una lettura che sia il più stratificata possibile e coerente con le loro specifiche identità contenutistiche e calligrafiche.
Per questo nuovo e sfidante lavoro monografico di BITM, le aree tematiche previste sono le seguenti:
- quella legate alla tradizione e all’impiego di specifici materiali nelle diverse identità abitative, in grado di restituire le competenze progettuali e costruttive delle genti della Val di Rabbi, sono l’oggetto del lavoro di Guido Benedetti;
- la lettura del paesaggio, la dimensione antropica e architettonica, comprendente anche alcune incursioni visive legate al turismo, sono l’area di investigazione tematica di Luca Chistè;
- la dimensione più propriamente naturalistico/faunistica, soprattutto nel paesaggio in quarta e all’interno del Parco dello Stelvio, invece, è la chiave di lettura offerta dal fotografo naturalista Mattia Dori.
Le 45 immagini che compongo il tessuto della rassegna, interamente in catalogo, arricchito con ulteriori immagini di approfondimento, sono state stampate in grande formato e con tecnica fineart.
immagini di Guido BENEDETTI
Un autore da tempo impegnato sulla fotografia di territorio, con una particolare vocazione alla visione documentaria, la cui connotazione confluisce in una sintesi visiva molto personale ed intimistica, con tratti di forte accentuazione estetica e formale.
Particolarmente dedito agli studi preliminari di uno specifico areale prima di iniziarne su di esso l'investigazione fotografica, Guido Benedetti, ha affrontato per questa indagine tre distinti temi, tutti essenzialmente basati sulla lettura degli habitat rurali e topologici che compongono la Val di Rabbi:
- il primo dedicato ad una serie di immagini che evidenziano il modo in cui sono realizzate le coperture delle abitazioni rabbiesi;
- il secondo volto allo studio di alcuni di quegli elementi costitutivi che definiscono "la grammatica del territorio", ossia il modo in cui, nelle specifiche tipologie insediative autoctone, sono utilizzati determinati materiali di costruzione (emblematica in questo senso, è la quadreria esposta dedicata al mulino d'acqua Seghja di Braghje);
- e, infine, un micro-studio areale, su una frazione, chiamata "Vall", ormai pressoché disabitata.
La regia tecnica, con cui Benedetti compone le sue inquadrature, cerca di restituire, con la massima precisione possibile, tutti quegli elementi che sono in grado di connotare, con grande definizione e il necessario rigore tecnico/descrittivo, la specificità di un luogo e il modo in cui, nelle abitazioni, si è trasferito il sapere derivante dall'uso di una specifica cultura materiale.
Guido Benedetti, in particolare, così descrive la frazione "Vall": "Si tratta di un piccolo borgo posto a monte della frazione di Penasa con una bella stradina di accesso e alcuni posti auto al suo ingresso; oggi non presenta più nessun residente fisso per tutto l'arco dell'anno. La presenza di alcune abitazioni mantenute in efficienza, mescolate ad altre in cattive condizioni, permette l'utilizzo del borgo sia da parte dei proprietari o dei loro figli, sia da parte di quei turisti che preferiscono un tipo soggiorno - estivo ed invernale - ispirato alla riservatezza e ad un autentico e più genuino contatto con la natura. In particolare, durante l'estate del 2020, alcune abitazioni, vista la buona connessione della valle alla rete Internet, sono state utilizzate dai proprietari come sede per il lavoro in smart-working, con una duplice prospettiva: la corretta garanzia del richiesto "distanziamento sociale" e la possibilità di fruire di un costante contatto con la natura".